Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Sondrio

XXXII Seminario Internazionale e Premio di Architettura e Cultura Urbana di Camerino

BANDO_ Nella prima fase gli elaborati dovranno pervenire on line allegati alla domanda di iscrizione al Seminario entro e non oltre l'11 luglio 2022.

Che città vogliamo? La domanda coinvolge il nostro modo di stare con gli altri, il bisogno di socialità e dello spazio in cui organizzare il ‘vivere insieme’. In quanto tale la città non è una realtà statica ma un progetto in divenire, un’utopia che anima i nostri desideri, una meta verso cui puntiamo continuamente.

L’incipit offre promesse di felicità che, però, si scontrano con i contrasti irrisolti della società ‘globalizzata’. Disuguaglianze, diversità etniche, religiose, di appartenenza politica,frenano le aspettative comuni con muri di sospetto, di paura o di indifferenza; atteggiamenti che tendono a impoverire la comunicazione e a restringere lo sguardo su orizzonti limitati da barriere che, talvolta, appaiono insormontabili.

Contro questo aspetto negativo del vivere sociale, la città - per sua natura - presenta comunque occasioni di incontro e di relazione nei luoghi istituzionali, negli spazi pubblici, nelle vie e nei mercati, nei luoghi di lavoro o di intrattenimento, nel quartiere fino nella vicinanza delle abitazioni, dove si mescolano la moltitudine di storie singolari con la condivisione di problemi, aspettative, piaceri e dispiaceri comuni.

La disciplina architettonica, nella ‘costruzione della città’, può cogliere l’occasione di ‘proporre ponti’, spazi di vita che favoriscano il desiderio e la necessità di stare insieme, fermarsi per conoscersi e riconoscere le reciproche diversità. Dalla casa al quartiere alle reti urbane, i progetti  - alla diversa scala - possono prospettare luoghi inclusivi in cui far crescere esperienze sociali di amicizia e partecipazione.

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